La dispersione delle ceneri
La dispersione delle ceneri è un gesto profondamente simbolico che, solo su specifica richiesta del defunto, affida i resti alla natura. Anche quando la volontà è chiara, ci sono regole precise da rispettare: serve un’autorizzazione alla dispersione, così come l’autorizzazione al trasporto dell’urna fino al luogo scelto. Le Onoranze Funebri Brogio (Padova) vi accompagnano in ogni passaggio, verificando i regolamenti comunali e predisponendo tutta la documentazione necessaria.
Dove è consentita la dispersione
La legge consente la dispersione solo nei luoghi previsti dai regolamenti locali. In linea generale, le possibilità sono:
Ogni Comune può prevedere ulteriori condizioni (fasce di rispetto, modalità, orari). Prima di programmare la dispersione verifichiamo noi permessi e limiti applicabili.
Come si richiede la dispersione: passaggi essenziali
- 1Volontà del defunto. Deve risultare da testamento, iscrizione a società di cremazione o dichiarazione dei familiari secondo norma.
 - 2Istanza al Comune. Presentiamo la richiesta di autorizzazione alla dispersione, indicando luogo, data e soggetto incaricato.
 - 3Autorizzazione al trasporto dell’urna. Predisponiamo i documenti per lo spostamento verso il luogo di dispersione (spesso possibile anche con mezzo privato, se autorizzato).
 - 4Giorno della dispersione. Il delegato (familiare o persona indicata) esegue il gesto secondo le regole del luogo; quando previsto, redige/ritira il verbale di avvenuta dispersione.
 
Chi può disperdere le ceneri
Di norma può farlo la persona indicata dal defunto o, in alternativa, un familiare delegato o il rappresentante legale. Se preferite, possiamo incaricare noi un referente e curare la regia discreta del momento (musica, breve lettura, tempi).
Indicazioni pratiche
Dispersione, tumulazione o affido? Scegliere con consapevolezza
La dispersione parla a chi desidera un ritorno alla natura. In alternativa è possibile:
Vi aiutiamo a valutare pro e contro di ogni soluzione, nel rispetto della volontà espressa.

